19 febbraio 2002

 

Milosevic controinterroga Bakalli

Durante la sesta udienza Milosevic ha controinterrogato Bakkali mettendolo in difficoltà più volte, ha cercato di dimostrare l'esistenza di un disegno per una 'Grande Albania' e i rapporti tra Uck e al-Qaeda
Ultimo aggiornamento: 19 febbraio 2002 h17.39 (CET)

Slobodan Milosevic ha oggi condotto un serratissimo controinterrogatorio durato più di 4 ore del primo teste dell'accusa, il comunista kosovaro Mahmut Bakalli, mettendolo in difficoltà in più occasioni. Bakalli ha ritrattato alcune dichiarazioni rese ieri, tra cui quella di non aver mai avuto contatti con l'Esercito di Liberazione del Kosovo. Il testimone ha infatti ammesso di essere stato il consigliere politico del capo militare dell'Uck Adam Demaci e che la Costituzione jugoslava è stata modificata, abolendo lo statuto di autonomia del Kosovo, prima e non dopo il celebre discorso pronunciato da Milosevic il 28 giugno 1989 a Gazi Masten.

Uck e al-Qaeda

''Che cosa sa dei legami fra Hashim Thaqi (leader dell'Uck, ndr) e Osama Bin Laden?'' ha quindi chiesto Milosevic che ha intenzione di dimostrare i legami esistenti tra al-Qaeda e l'Uck e il fatto che vi fossero campi di addestramento per i terroristi di bin Laden in Kosovo, fatto che proverebbe, secondo l'ex dittatore che egli ha semplicemente condotto un'azione anti-terroristica.
''Non so - ha risposto Bakalli - sono sicuro che non ce ne sono'', Milosevic ha poi chiesto se fosse ''al corrente della formazione di una brigata di mujaheddin in Kosovo'', ma Bakalli ha chiarito: ''Non ne sono al corrente''

La 'Grande Albania'

Milosevic ha poi cercato di smantellare l'accusa rivoltagli ieri da Bakalli per cui durante gli anni '90 vigeva in Kosovo un regime di apartheid per gli albanesi. L'ex uomo forte dei Balcani ha quindi portato avanti il suo controinterrogatorio cercando di dimostrare che non vi era alcun disegno per una 'Grande Serbia' mentre ancora oggi nel Kosovo si cerca di portare avanti "l'idea nazi-fascista di una Grande Albania".

Milosevic: "Ha mai sentito parlare di 'Grande Albania'?"
Bakalli: "No"
Milosevic: "Lei è un professore e non ha mai sentito parlare di 'Grande Albania'? Dei tempi di Mussolini e Hitler? E non esistono partiti in Kosovo che fanno tuttora riferimento a quest'idea?"
Bakalli: "Sì, ma per gli albanesi non è mai esistito il concetto di 'Grande Albania', è un'idea di Mussolini, appunto, che non è mai stata accettata dagli albanesi".
Questo un passaggio del controinterrogatorio, che è proseguito con lo stesso tono per tutto il giorno

Una "minoranza" pari al 90%

Durante la mattina c'è stato anche un altro momento di tensione tra i due, quando Milosevic ha chiesto a Mahmut Bakalli, riferendosi ai risultati del referendum che ha votato l'indipendenza del Kosovo, se fosse legittimo che "una minoranza" decidesse per una nazione. Bakalli ha fatto notare che "il 90% della popolazione non è una minoranza".

Tempi

"Potrebbe servire ancora molto tempo. Dipenderà dalle sue risposte, potrei avere bisogno di un'ora o due. Per tante menzogne ci vogliono tante domande'' ha risposto l'ex-presidente jugoslavo al presidente Richard May che gli chiedeva per quanto tempo ancora intendesse procedere. ''Per ora non siamo disposti ad accettare commenti'' ha subito replicato May

A proposito di tempi, Milosevic ha anche ribadito di non aver intenzione di leggere i documenti riguardanti il processo a suo carico: "Impiegherei più di due anni per leggere tutte le carte".

by Valentina Cosimati
pubblicato su RadioRadicale.it
Roma, 19 febbraio 2002

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